Iniziamo l’anno occupandoci della salute della donna.
Il primo appuntamento del 2021 è infatti dedicato alla prevenzione senologica. Perchè?
Perchè si tratta della patologia più frequente nella donna. Anche gli uomini possono esserne colpiti, ma in una percentuale assai inferiore.
In Italia si registrano circa 40.000 nuovi casi all’anno e si calcola che una donna su 8 si ammali di questa patologia.
Oggi il tumore al seno colpisce sempre più le donne under 50 e la familiarità continua a essere il più forte campanello di allarme, per questo è così importante fare prevenzione.
In questo ultimo anno, a causa dell’emergenza sanitaria per il coronavirus, la parte di diagnostica legata alla prevenzione, nonostante le varie iniziative, ha segnato un rallentamento, ma si deve recuperare assolutamente il terreno perduto perchè gli studi clinici evidenziano che la sopravvivenza dell’87% a 5 anni è legata anche alla tempestività della diagnosi!
QUALI SONO I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO?
Esistono fattori di rischio non modificabili ed altri invece legati ad abitudini di vita o a condizioni sulle quali è possibile intervenire.
Vediamo assieme quali siano i fattori che possiamo modificare per la nostra salute.
Stile di Vita in primis, ossia:
• Alimentazione ed obesità: come in tutti i tumori, l’alimentazione è fondamentale per prevenire il rischio di neoplasie.
Consumare frutta e verdura (almeno 5 porzioni al giorno) è protettivo sull’insorgenza di neoplasie, così come preferire il pesce e le carni bianche.
In fase postmenopausale, l’obesità è un fattore di rischio poiché può portare alla sindrome metabolica, ovvero all’alterata produzione di insulina e quindi di ormoni che possono favorire l’insorgenza del tumore al seno.
L’attività fisica risulta in tal senso protettiva e consigliata ad ogni età.
• Alcol e fumo: anche sbagliate abitudini legate al consumo di alcolici o al tabacco rappresentano un fattore di rischio.
Altri fattori sono:
• Terapia ormonale: mentre la pillola sostitutiva può portare ad un aumento del rischio se consumata per diversi anni (almeno 20), maggiori precauzioni vanno prese in caso di terapia ormonale sostitutiva in periodo post menopausale.
Ad oggi si ritiene che l’uso di questi farmaci vada valutato caso per caso, tenendo conto dei rischi e dei benefici.
• Finestra estrogenica: la donna nel corso della vita è sottoposta all’azione degli estrogeni dalla prima mestruazione (menarca) all’ultima (menopausa).
Quanto più questa finestra è ampia (menarca precoce e/o menopausa tardiva) tanto più aumenta il rischio.
Ogni interruzione di questa finestra (come in caso di gravidanza o allattamento) risulta protettiva e diminuisce il rischio di comparsa del tumore.
• Famigliarità ed ereditarietà: sono due concetti differenti.
L’ereditarietà è legata a delle alterazioni genomiche che portano ad un aumento del rischio percentualmente valutabile. I tumori ereditari rappresentano però una piccola percentuale dei tumori famigliari (circa il 5-10%) ed è necessaria una accurata raccolta della storia della paziente prima di poter proporre un test genetico.
La famigliarità rappresenta invece una maggior predisposizione.
• Età: Studi clinici e i casi sempre più frequenti evidenziano un importante abbassamento dell’età in cui può insorgere questa patologia.
Per questo è importante che a partire dai 30 anni si inizi a programmare un appuntamento di prevenzione con il senologo.
QUALI SINTOMI PUO’ DARE IL TUMORE DELLA MAMMELLA?
Purtroppo questo tumore insorge tendenzialmente senza dare dolore.
Grazie allo screening e alla diffusione dell’informazione, molto più frequentemente le neoplasie mammarie vengono trovate quando ancora non palpabili.
Esistono però casi, sempre più rari, in cui le donne non si sottopongono ai controlli se insorgono segni che devono far sospettare un cambiamento e quindi indurle ad un controllo specialistico.
Quando palpabile, il tumore si manifesta generalmente come un nodulo di consistenza dura; la pelle sovrastante può arrossarsi ed andare incontro a retrazione con evidenza dei pori superficiali (pelle a “buccia d’arancia”). Quando il tumore insorge in regione retroareolare può causare retrazione del capezzolo, talvolta anche secrezioni.
La maggior parte delle neoplasie (circa la metà) insorge nel quadrante supero-esterno della mammella.
QUALE PREVENZIONE PUO’ ESSERE FATTA?
Nei confronti delle malattie possono essere applicati due tipi di prevenzione: quella primaria in cui si eliminano i fattori e le cause evitandone l’insorgenza e la secondaria, intesa come diagnosi precoce.
Vediamo insieme cosa possiamo fare:
La autopalpazione risulta utile, ma non può sostituire gli accurati esami strumentali.
È utile per conoscersi e quindi verificare eventuali cambiamenti insorti nel tempo.
Andrebbe effettuata con cadenza mensile, lontana dal ciclo. Nel caso di tumore alla mammella è difficile applicare una prevenzione primaria.
Per questo si prediligono gli esami diagnostici ecografia e mammografia.
L’ecografia utilizza ultrasuoni.
Valuta meglio le mammelle più ghiandolari: è pertanto l’esame maggiormente indicato nelle donne giovani.
Inoltre riesce a determinare meglio le caratteristiche dei noduli, valutandone la consistenza solida o liquida.
Dopo i 40 anni viene abbinata alla mammografia.
La mammografia è un esame semplice che utilizza radiazioni con un rischio molto limitato.
Attualmente è stata adottata la tecnologia digitale, disponibile nei centri più avanzati, che permette una migliore definizione delle immagini con una irradiazione inferiore.
La Risonanza magnetica viene indicata in casi particolari perchè si tratta di un’indagine di seconda istanza, da effettuarsi in seguito a mammografia ed ecografia e solo su indicazioni dello specialista.
CON QUALE CADENZA DEVONO ESSERE ESEGUITI QUESTI ESAMI?
Attualmente i programmi di screening promossi sul territorio nazionale prevedono l’esecuzione di una mammografia gratuita ogni due anni per le donne tra i 50 anni ed i 69 anni.
Gli specialisti tuttavia consigliano:
Donne con età inferiore ai 40 anni.
Autopalpazione dopo la maturazione completa del seno.
Dai 30 anni è indicata l’esecuzione di una ecografia ogni due anni, oltre ad una visita senologica. In caso di famigliarità o ereditarietà per neoplasia mammaria i controlli devono essere più ravvicinati e sarà compito dello specialista stabilirne tempi e tipologia.
Donne dopo i 40 anni.
Anche se i programmi di screening prevedono l’esecuzione di una mammografia ogni due anni, è consigliabile l’esecuzione di una mammografia annuale dopo i 40 anni affiancata da una visita senologica. Lo specialista infatti valuterà le caratteristiche del seno e stabilirà un eventuale completamento con ulteriori esami quali, ad esempio, un’ecografia in seguito all’evidenza di un seno denso.
In caso di evidenza alla mammografia di una lesione sospetta, verranno poi eseguiti ulteriori accertamenti.
Sarà infatti possibile ottenere delle cellule tramite un agoaspirato, cioè pungendo direttamente il nodulo con un semplice ago da siringa.
La visita senologica specialistica quindi si rivela fondamentale nell’ambito della prevenzione e deve essere effettuato da medici specializzati in ambito senologico (oncologico o chirurgico).
Da sola non può escludere la presenza di neoplasie mammarie, ma deve essere integrata con esami strumentali che, quasi come un vestito su misura, il medico dovrà indicare a seconda dell’età, delle caratteristiche anatomiche e dei principali fattori di rischio di cui la paziente risulterà volta per volta portatrice.
Con questa campagna noi del Poliambulatorio LIFE vogliamo richiamare l’attenzione sull’importanza di effettuare una visita dal senologo a partire dai 30 anni, come viene fatto per i controlli ginecologici, soprattutto per chi ha avuto casi di tumore al seno in famiglia.
E’ per questo che offriamo, fino al 15 marzo, la possibilità di effettuare una visita senologica completa di ecografia a condizioni vantaggiose.
In pratica chi aderirà a questa iniziativa pagherà solo la visita senologica perchè l’ecografia la regaliamo noi! (Per trasparenza: da 130 euro a 89).
Considerata la portata di questo progetto, abbiamo una disponibilità limitata e pertanto vi invitiamo a contattare la segreteria del poliambulatorio per fissare l’appuntamento. Tel. 0422 713466 r.a.